Da molto tempo, direi ormai anche troppo,non si fa altro che parlare di crisi dell’economia mondiale, di un occidente alle prese con sfide sempre maggiori. Sempre più spesso si tende però a considerare il mondo occidentale come un unico blocco, più o meno coordinato in merito alle decisioni economiche che la storia ci impone. Generalmente questa considerazione di fondo non è errata, ma vanno fatte le dovute precisazioni, la situazione è ben più sfumata di quanto si possa credere, ci sono infatti paesi che più di altri tendono a seguire il gregge, altri che lo guidano e così via. Ci sono poi casi eccezionali come il Regno Unito.

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Economia, lo scenario attuale: perché il Regno Unito?

Prima di addentrarci nel merito del perché il Regno Unito rappresenta un caso unico è doveroso ricordare la posizione storico-economica di quest’ultimo. Il Regno Unito infatti è stato un paese che fin dai primi passi mossi dagli altri paesi sull’integrazione europea, non ha tardato a mostrare il proprio scetticismo. Perché scetticismo e non antieuropeismo? La ragione di questo è da ricercare nel fatto che Il Regno Unito è fortemente orgoglioso della propria indipendenza e della propria influenza, diplomatica, militare e politica, in ambito internazionale. Dunque una unione economica europea (se benefica per la propria economia) è un concetto che ai Britannici piace, una unione politica invece no, per le ragioni citate precedentemente.

Cosa li rende speciali?

Innanzitutto la posizione, difatti il Regno Unito, fa parte dell’area comune di libero scambio, le merci vengono liberamente scambiate attraverso l’Europa, ha la libera circolazione dei lavoratori, ma a differenza degli altri paesi europei non ha rinunciato alla propria moneta, la sterlina britannica, questo li rende indipendenti dalla politiche della Banca Centrale Europea. Una posizione privilegiata di cui possono vantarsi esclusivamente i britannici.

Tutto qui?

In realtà no, le ragioni per cui l’economia britannica continua a crescere inesorabilmente, nonostante la crisi mondiale e nonostante l’avanzare dei paesi emergenti è da ricercare in molti altri fattori. Innanzitutto bisogna riconoscere al Regno Unito la capacità eccezionale di attirare investimenti da ogni angolo del mondo, che portano chiaramente indubbi vantaggi, come la creazione di nuovi posti di lavoro e non solo. Perché è così vantaggioso per un investitore estero investire nel paese? Ci sono diverse ragioni, una sicuramente è quella della pressione fiscale, sicuramente molto più contenuta rispetto ad altri paesi europei, combinato al vantaggio di poter usufruire del mercato comune europeo. La ciliegina sulla torta è poi rappresentata da una burocrazia ed una giustizia veloce ed efficiente.

Quali sono le previsioni per il 2015?

Con un’economia di 2 mila miliardi di sterline, il Regno Unito si conferma la quinta potenza economica del pianeta. Si prevede che il tasso di disoccupazione scenderà entro la fine dell’anno al 5% e l’economia avrà un tasso di crescita del 2,5%, con un’inflazione contenuta al di sotto del 2%.

Conviene trasferirsi nel Regno Unito?

Si. Come potrai sicuramente notare la situazione economica del nostro paese risulta stagnante, priva di effettive possibilità di sviluppo. I giovani ormai senza lavoro non si contano più, ma non voglio stare qui a dilungarmi troppo sui problemi dell’Italia. Ovviamente si presuppone di avere tanta voglia di lavorare, di imparare e di non lasciarsi scoraggiare dalle tante difficolta che si incontrano lungo il cammino. Caro lettore se sei una persona che ha deciso seriamente di prendere in mano le redini del proprio destino un pensiero dovresti farcelo.

Un abbraccio.
Buon viaggio,

Massimo

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