Conviene lavorare a Londra dopo la Brexit? È ancora possibile farlo per gli Italiani? Sul tema non sono poche le informazioni che in questi mesi sono state diffuse dalle fonti più disparate. Notizie spesso scarsamente accreditate che hanno generato veri e propri allarmismi fra gli Italiani che già vivono a Londra ma, soprattutto, fra coloro che vogliono trasferirsi a Londra.
Addirittura, all’indomani del referendum che ormai quasi tre anni fa segnò l’inizio del processo di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, ci fu chi paventò la chiusura delle frontiere anche per i cittadini europei. Nulla di più sbagliato e lontano dalla realtà.
Ancora oggi c’è chi parte per Londra nel dubbio se basti o no la carta d’identità. Ad oggi, Londra e la Gran Bretagna sono ancora parte dell’Unione europea, e per i cittadini italiani che vivono o vogliono trasferirsi a Londra, nulla è cambiato.
Le regole rimangono invariate: se si vuole lavorare a Londra, occorre avere una prova di residenza e quindi un’abitazione dove vivere stabilmente. Cosa accadrà dopo, ovvero quando Londra uscirà effettivamente dall’Unione Europea non è un dato che possa essere stabilito oggi.
Intanto il quando. Sulle date non ci sono certezze e tutto dipenderà dal dialogo avviato tra Londra e le Istituzioni europee, e dalla direzione che prenderà questo percorso.
Per quanto riguarda il trattamento giuridico dei cittadini europei in futuro, quando Londra non sarà più nell’Unione Europea, l’auspicio che in molti continuano a formulare è che ci sia uno status particolare che li distingua da chi proviene da Paesi extraeuropei. Sono in molti infatti a sostenere questa ipotesi non solo a beneficio dei cittadini europei – ovviamente gli Italiani rientrerebbero fra costoro – ma anche nell’interesse della stessa Gran Bretagna.
La presenza a Londra di Italiani ed europei è talmente alta, che diventerebbe difficile immaginare un cambio così radicale nei rapporti interni. La sopravvivenza di diverse attività verrebbe inevitabilmente messa a rischio, con le conseguenze sulla tenuta del sistema economico inglese difficilmente immaginabili. Per questa ragione c’è molto ottimismo su quale sarà lo scenario per chi deciderà di lavorare a Londra dopo la Brexit. Nulla cambierà presumibilmente almeno sotto questo punto di vista.
Per ogni tipo di informazione comunque, il consiglio è quello di affidarsi ben prima di partire a soggetti qualificati che abbiano una conoscenza della città, e una rete di contatti, in grado di garantire sempre un’assistenza adeguata per orientarsi fra i servizi e le possibilità offerte da Londra.
Arrivare a Londra avendo già trovato la propria sistemazione e avendo già preso contatti con aziende di intermediazione lavorativa, è decisamente più vantaggioso rispetto a partenze improvvisate che possono spesso rivelarsi più problematiche del previsto. Lavorare a Londra dopo la Brexit non ha al momento cambiato le cose, ma non c’è dubbio che più ci si avvicinerà alla data fatidica, più sarà importante essere affiancati da solide realtà come la nostra.
Sarà sempre più importante infatti, ricevere le informazioni più corrette, che permetteranno di evitare perdite di tempo, costi inutili ma soprattutto, sono i numeri dei nostri risultati a dimostrarlo che sono costantemente orientati verso quelle realtà più disponibili ad offrire un lavoro serio e ben pagato.
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