Quando Nocciolino chiama, Manuela risponde, perciò eccomi qui, caro mio lettore, per raccontarti le mie avventure nel mirabolante mondo dell’aviazione londinese.

Partita due mesi fa da Napoli, con la mia immaginaria valigia di cartone, mi sono trovata a percorrere una strada molto dura, costellata di difficoltà, momenti difficili, malinconie, ma che ricalpesterei altre mille e mille volte.

British Airways: Come ho preso il volo

Come dico sempre, ho toccato livelli di stanchezza e fatica che nemmeno immaginavo esistessero, ho sentito la mancanza di casa così tanto da piangere, poche volte, a dire il vero, perché avevo così tante cose da fare e così tanta stanchezza sul groppone che non avevo nemmeno il tempo per disperarmi, ma nonostante tutto questo, non sono mai stata più felice di così.

Non mi dilungherò molto sul processo di assunzione, di british airways, vorrei più parlarti di tutta la bellezza che ho incontrato sul mio cammino.

Ci tengo comunque a darti qualche informazione utile nel caso tu stia accarezzando l’idea di volare.

Sul sito ufficiale della British Airways, la compagnia con la quale lavoro adesso, potrai trovare spesso bandi per applicare come assistente di volo, perciò devi solo seguire tutte le istruzioni e inviare la domanda.

Ti avviso, le difficoltà cominciano da subito, perché il processo di domanda-interview-assunzione, per british airways è tra i più lunghi e complicati che tu possa immaginare. Qui non mi puoi chiedere: ”Ho una possibilità di farcela se non parlo bene l’inglese?”, perché la risposta, se vuoi lavorare con british airways, amico mio, è un NO grande come una villa di Paris Hilton a Miami beach, sorry.

Ti spiego perché.

In primis, quando devi compilare la domanda, ci sono un bel po’ di cose da allegare, curriculum, foto, una presentazione, e un questionario al quale rispondere. Riceverai poi da british airways, una mail che ti invita al colloquio, nel caso in cui siano interessati al tuo profilo, e dovrai partire alla volta del Regno Unito in una data che ti comunicheranno loro.

Il colloquio consiste in 3 prove preliminari: prova di gruppo su un progetto, un colloquio face to face con una persona che fingerà di essere un cliente in difficoltà che tu dovrai cercare di accontentare al meglio, e un test attitudinale.

Se passi tutte le prove, british airways ti permette di accedere al colloquio finale che, a detta di molti inglesi, risultava difficilissimo. Per quanto mi riguarda è stata la parte più facile, l’unica difficoltà sta nel giocare molto con l’immaginazione, nel caso tu non abbia tanta esperienza lavorativa e non abbia strumenti per poter rispondere alle domande. Ma noi siamo italiani, immaginazione ne abbiamo tanta, no?

Nella mia “tornata” alla british airways, abbiamo applicato in 50 mila, nel giorno del mio colloquio eravamo in 50, siamo arrivati in “finale” in 15, tipo Amici di Maria.

Una volta assunto riceverai una mail di british airways, che ti offrirà un contratto a tempo determinato, perché non comincerai subito a lavorare, infatti dovrai passare attraverso un percorso formativo di 6 settimane (udite udite RETRIBUITO, te la ricordi com’è bella sta parola? RETRIBUITO, PAGATO, ahhhhh soavi parole… poco, ma sempre meglio di niente, no?) che dovrai superare, per poter essere assunto.

Nella mail che riceverai da british airways troverai tutte le istruzioni necessarie e da lì comincerà il tuo peggior incubo nel mondo delle referenze (chiedono referenze ai tuoi precedenti datori di lavoro), dell’e-learning (devi cominciare a studiare ancor prima di iniziare il corso) e delle miliardi di mail al giorno.

Ma niente paura, ce la puoi fare.

Il processo per lavorare da british airways è molto lungo, potrebbe prenderti anche mesi, perciò è importante che ti armi di pazienza eBritish Airways dedizione.

Date le informazioni utili, voglio parlarti della mia esperienza in generale, perché solo ora, dopo due mesi, ho un poco di tempo per fermarmi a pensare a quello che ho fatto fin ora e a quanta strada ho macinato da quando ho lasciato casa.

Come ho detto, il cammino è stato tortuosissimo, ed ho pensato tantissime volte di non farcela, di mollare tutto e tornare da mammà e, credimi, per buttarmi a terra ce ne vuole che ce ne vuole, tengo una testa dura quanto il cemento, perciò se ho pensato di mollare io, puoi effettivamente arrivare a capire quanto difficile sia quello che devi fare.

Esami praticamente ogni giorno, prove pratiche, tanto da studiare, devi confrontarti con un mondo completamente nuovo che è tanto lontano da te, e tutto quello che dovrai fare, lo dovrai fare in una lingua che non è la tua e non lo sarà mai, perciò per te tutte le difficoltà sono duplicate.

Proverai paura, sconforto, ma se sei fortunato come me, troverai tante persone disposte ad aiutarti, i tuoi compagni, che non ti lasceranno mai da sola, perché se state insieme nella merda, meglio che vi diate una mano l’un l’altro a galleggiare.

Ti do un esempio.

Terzo esame, per british airways, sul 747, paura, angoscia, ansia, lì me la sono vista davvero brutta, tutte le emozioni che avevo cercato di reprimere fino a quel momento, in primis la lontananza da casa, sono riaffiorate, e lì ho pianto per la prima volta. Una mia amica, una madre che era in training con me, mi ha accarezzato i capelli e guardandomi negli occhi mi ha detto: “Ce la puoi fare, sei forte, ce la farai”. Ho smesso di piangere, ho fatto un bel respiro, mi sono sentita grata, ed ho superato l’ostacolo.

Durante la prova di nuoto, ho “ricambiato” l’aiuto che ho ricevuto. Essendo io napoletana so nuotare molto bene, quindi mi sono presa cura dei miei compagni spingendoli, sorreggendoli in acqua quando li vedevo in difficoltà, insomma, tanto ricevi, tanto dai.

Quest’esperienza, in british airways ti insegna davvero il senso delle parole “team work”, che è così profondo, e tanto lontano dalle stupidaggini vuote che generalmente scriviamo giusto per riempire i curriculum.

Qui il team work è sopravvivenza.

British AirwaysOltre a questo, impari tanto anche su di te, su quello che sei capace di fare, sui punti oltre i quali ti puoi spingere, sui limiti che puoi superare.

Avrò sempre paura nella mia vita, è normale, tutti ne abbiamo, ma quando mi sentirò persa, in qualsiasi circostanza, magari sentimentale, o forse più seria, mi ricorderò quel giorno in cui mi sono dovuta lanciare da uno scivolo di 7 metri.

Ero a dir poco terrorizzata, non mi sono mai lanciata nemmeno da uno scoglio, ma bisogna fare quello che bisogna fare per raggiungere l’obiettivo, perciò, senza darmi nemmeno il tempo di pensare di provare paura, mi sono lanciata e ce l’ho fatta.

Quando avrò paura di nuovo mi ricorderò di quella sensazione, e del fatto che io posso farcela davvero, che ho la forza necessaria per superare tutto, ed anche tu.

Quello che sto scoprendo su di me è davvero impressionante talvolta, ma sono felice di questo.

British AirwaysL’ altra cosa importante che ho capito di questa esperienza in british airways è che senza “l’altro”, siamo davvero poca cosa. Se non hai nessuno con cui condividere gioie e dolori, amici pronti ad ascoltarti e a sorreggerti quando sei a terra, se non hai nessuno con cui semplicemente bere una tazza di caffè la sera, dopo una giornata di lavoro stremante, tutto quello che hai, non ha senso. A casa mia si usa dire “Pure la regina ha avuto bisogno della vicina”, ed è vero, lo è davvero.

Qua la vita è dura amico mio, molto più di quanto tu possa lontanamente immaginare, lo devi vivere per capirlo, perciò preparati a scendere in guerra e preparati a lottare con le unghie e con i denti.

Quello che ti posso assicurare è che ne varrà la pena.

Credimi.

Ne vale la pena.

Buon viaggio.

Manuela.

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