Regno Unito. Pianeta Terra.
Un viaggiatore, il suo mezzo di trasporto e i suoi compagni. Fin qui tutto normale, no? Uno scenario come tanti non vi pare? E invece no.
Cosa pensereste se vi dicessi che la Terra è solo uno dei tanti pianeti a cui il nostro viaggiatore ha fatto visita e, che il nostro protagonista, non è un semplice viaggiatore ma un “Signore Del Tempo” che da migliaia di anni, attraversa il tempo e lo spazio portando aiuto e speranza ovunque lui vada,
cercando di fare la cosa giusta, che molte volte non è sempre quella più facile, o quella che tutti ci aspetteremmo?
Molti di voi avranno già capito di chi sto parlando, e per quelli che ancora non sanno chi è questo misterioso individuo, e bene, si fa chiamare “Il Dottore” (The Doctor).
“Doctor Who” è forse la più famosa serie britannica, che dagli anni ’60 va in onda e appassiona persone grandi e piccoli, passando da generazione a generazione.
Chi è quindi questo dottore? Cosa fa? Perché si fa chiamare così?
Di solito sono queste le prime domande che ci si pone quando si sente parlare di “Doctor Who“.
Il “Dottore” e il suo rivale “Il Maestro” sono gli unici della loro specie (I Signori Del Tempo) ad essere sopravvissuti alla terribile “Guerra del tempo” combattuta contro i loro peggiori nemici, i “Dalek“.
Il “Dottore” esplora l’universo a bordo del TARDIS (Time And Relative Dimension In Space), una macchina senziente, capace di viaggiare nello spazio e nel tempo, che ha le sembianze di una cabina del telefono blu, usata dalla polizia britannica negli anni ’60.
Il “Dottore” è quasi sempre accompagnato da alcuni compagni di viaggio terrestri, che lo aiutano nelle sue avventure e disavventure.
Una serie che ha in se tutto ciò che occorre per renderla un capolavoro del genere Sci-Fi (e non).
Non si tratta solo di strumenti, armi, tecnologie inimmaginabili o di luoghi dalla bellezza sconfinata.
“Doctor Who” è una serie che oltretutto ha qualcosa che la rende speciale, ovvero i sentimenti.
La profondità di questa serie a livello sentimentale ed empatica è stata raggiunta poche volte nel corso degli anni da altre serie televisive.
E’ una di quelle serie che ha la capacità di tenerti incollato allo schermo, farti ridere nei momenti divertenti e piangere nei momenti dolorosi.
Emozioni, intrecci, suspense e azione sono il mix che rende questa serie una delle migliori mai create. Quindi, tanto di cappello agli inglesi che hanno saputo tirar fuori il meglio in un campo tanto complicato e costantemente in lotta per la “supremazia dello share“.
Se vi sono sorte domande del tipo: “Perché proprio il Regno Unito?” “Cos’è la rigenerazione?” “Perché i compagni di viaggio?”
E soprattutto, “Perché una cabina blu?” beh, non vi resta che cominciare a guardare “Doctor Who”.
Un ringraziamento speciale va al mio amico Vito Rinaldi che mi ha aiutato a fare chiarezza su questa splendida serie che vi consiglio di vedere in lingua madre.
